Assunzione Beata Vergine Maria
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colui che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto”. Allor Maria disse: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre”. Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua
(Lc 1,39 – 56)
Maria assunta in cielo è l’ultimo dogma della Chiesa cattolica in ordine di tempo. Nel Concilio Vaticano II i padri hanno ritenuto di non proporre più dogmi, ma di indicare nuove prospettive. Il dogma definisce e chiude, mentre la verità è una realtà sempre in cammino. Pure la Parola di Dio “cresce con il lettore” (Gregorio Magno). Dentro i problemi essa emette bagliori e sensi inediti.
Questo dogma di Maria Assunta è stato formalizzato sotto il pontificato di Pio XII nel 1950 ed è fondato sulla convinzione che Maria, essendo abitata da Dio stesso, non poteva conoscere la corruzione della carne e perché l‘annuncio dell’angelo aveva dichiarato che era da sempre piena di grazia.
Anche la Chiesa ortodossa ha sempre venerato l’immagine della “dormitio Mariae”. Non parla quindi di morte, ma di sonno. C’è stata tra i padri della Chiesa una fervida discussione se Maria sia morta e poi assunta o addirittura assunta senza conoscere la morte.
Questa discussione era il segno della venerazione e dell’amore di tutto il popolo cristiano nei riguardi di Maria. Lungo i tempi è diventata così importante da oscurare l’immagine di Gesù. Per questo motivo il Concilio Vaticano II ha in un certo senso ridimensionato il culto a Maria o meglio l’ha voluto legarlo decisamente alla vita e al pensiero di Gesù. È stata, fermamente sottolineata la centralità di Gesù e rivisto tutto l’impianto cristologico della storia della salvezza ricentrando così l’educazione della fede cristiana.
- “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo”.
Maria assunta in cielo è un’icona che contiene e prospetta due grandi messaggi. Non so se questi messaggi fossero presenti nella mente di Papa Pio XII, forse no, ma lo Spirito soffia aldilà e al di fuori dei pensieri degli uomini. Il primo messaggio lo vedo nella valorizzazione della donna. Maria è la prima persona immessa nel circolo della Trinità. A sedere accanto a Gesù è Maria: una donna. Non si scoprirà mai abbastanza il rapporto di Gesù con le donne, né mai si scruterà sufficientemente la presenza delle donne nel Vangelo.
È acclarato che la donna nella cultura ebraica non aveva alcun peso, alcun valore.
Non potendo essere circoncisa non apparteneva al popolo ebraico, vi apparteneva attraverso l’uomo. Il rabbino ringraziava ogni mattina di non essere nato né pagano, né schiavo, né donna. La donna quindi era marginale nella vita della comunità. Certo essa non poteva diventare rabbino o neppure discepola di un rabbino. La donna era relegata nell’ambito dei pagani, degli schiavi.
Il fatto che il gruppo dei discepoli di Gesù fosse composto anche da donne (Lc 8,1-3) chissà che scandalo avrà creato, senza parlare delle amicizie femminili di Gesù (Lc 10,39-42). Sarà una donna Maria di Magdala a ricevere, e poi a dare, il primo annuncio della risurrezione di Gesù (Lc 24,8-11).
Gesù ha operato una rivoluzione culturale e sociale: dalla cultura maschilista alla cultura femminile o femminista.
E noi, come Chiesa, stiamo ancora dissertando se sia concesso alla donna di assumere dei ministeri ecclesiali con la stessa responsabilità dell’uomo. Forse non abbiamo ancora il coraggio di portare avanti l’innovazione di Gesù. La cultura e le tradizioni hanno bloccato e bloccano la Chiesa.
Di fronte all’attuale ruolo decisivo delle donne in campo politico, culturale e sociale non é il caso di tornare ad operare scelte che già Gesù aveva iniziato?
Il secondo messaggio riguarda il corpo. Dice il dogma che Maria fu assunta in anima e corpo. Non voglio addentrarmi sul come ciò sia avvenuto, né come sia la presenza di Maria nell’intimità della Trinità: questo appartiene ad una dimensione e a un mondo per noi impenetrabile, però è acclarato che anche il corpo, non solo l’anima, entra nel divino.
Il corpo che nella teologia cattolica del passato, è stato deprezzato se non disprezzato, esso ha una sua valenza altamente positiva.
Il corpo non è solo un mezzo per esprimere la relazione e l’amore, ma anche è una sorgente che alimenta e accende l’amore. Esso va rispettato, amato, coltivato.
Le espressioni corporee manifestano l’amore e lo infiammano. Si dovrà riscoprire la valenza del corpo e della sessualità per una qualità della relazione amorosa. Papa Francesco ha affermato: “Dio stesso ha creato la sessualità che è un regalo meraviglioso per le sue creature” (A.L. 150)
- “Ha rovesciato i potenti dai troni…”
Maria prospetta un Dio dalla parte dei poveri e degli indifesi. Essa canta l’azione potente di Dio che abbatte i potenti e lotta contro le ingiustizie. Maria non è tanto la donna remissiva, casalinga, che pensa alla famiglia, è una donna dall’ardore politico e sociale. Starà accanto al figlio per togliere le sofferenze e lottare contro le disparità.
Il “Magnificat” è un inno che canta il sogno del mondo nuovo dove i potenti verranno abbattuti, i poveri innalzati, gli affamati ricolmati di beni, i ricchi rimandati a mani vuote. Maria sarà una donna da riscoprire nel suo spessore rivoluzionario.
Due piccoli impegni
- Con Maria Assunta in Cielo, viene affermata la dignità della donna già altamente riscoperta
e valorizzata da Gesù.
- Anche il corpo partecipa alla glorificazione di Maria: attraverso il corpo si esprime e si
rigenera l’amore.